Lady Madonna al Rex: emozioni al femminile
Uno spettacolo di teatro canzone dedicato alla donna sulla musica dei Beatles

di Enrico Daniele
foto di Gianni Girardi
In piena sintonia con la “donna”, il tema proposto dalla rassegna “E qualcosa rimane” ed. 2025, sabato 12 aprile al Cinema Teatro Rex è andato in scena l’ultimo dei tre spettacoli “fuori cartellone” della manifestazione ideata e diretta con successo da Charlie Agostini.
Sul palco i “Lady Bee” una nuova formazione del panorama musicale padovano, tuttavia composta da ben noti e talentuosi artisti: la cantante Erika De Lorenzi; il chitarrista, cantante, amante e cultore appassionato della discografia dei Beatles, Michele Vallerotonda; il pianista Guido Rosa che con Vallerotonda condivide la passione per i 4 di Liverpool e insieme si sono occupati degli arrangiamenti.
Special Guest una dei “migliori microfoni” padovani, Wendy Muraro, autrice ed interprete dei monologhi originali, basati sulle emozioni primarie (Sorpresa, Paura, Disprezzo, Disgusto, Tristezza, Rabbia e Gioia, nell’ordine proposto dalla serata) riferite alla donna e raccontate con arguta espressività tra un brano e l’altro.
Nell’arco di più di un’ora e mezza di spettacolo, il pubblico presente (rarissime le poltrone vacanti) ha potuto apprezzare i Beatles rivisitati con arrangiamenti molto singolari, con sfumature di jazz, soul e R&B, dove il pianoforte di Rosa ha fatto da padrone sulla scena esaltando la duttile voce di Erika De Lorenzi che si è adeguata al ritmo e al tema proposto di volta in volta dai monologhi, affiancata dal controcanto e dalla chitarra acustica di Vallerotonda.
Dodici i brani proposti: in apertura “A Day In A Life” (1967); una versione dolcissima di “Across The Universe” (1969); “She’s Leaving Home (1967); “Blackbird” (1968); “The Long And Winding Road” (1970) in un arrangiamento a mio parere molto curato e ricercato; “While My Guitar Gently Weeps” (1968) uno dei miei brani preferiti; “Helter Skelter” (1968); “Hey Jude” (1968) con il pubblico chiamato a cantare assieme a Erika; “Golden Slumbers” (1968) altro pezzo nella mia personalissima top play list dei Beatles; “Here Come The Sun” (1969); “Lady Madonna” (1968) il brano che ha ispirato lo spettacolo.
Il bis, richiesto a gran voce dal pubblico, in realtà è un ulteriore pezzo proposto dal gruppo, “Let it Be” (1970) che chiude perfettamente il tema della serata.
Ricca di saggezza la morale conclusiva, perché nonostante le emozioni che la vita ci riserva, belle o brutte che siano, vanno prese con leggerezza, smettendo di rimuginare sulle cose; invece, lasciandosi andare al percorso che il quotidiano ci offre ricercandone l’opportunità.

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