Bacchiglione Beat 2017: un successo da tramandare ai posteri
di Mario Benincà BeatGenerator
Grande successo di pubblico e di artisti
Eccolo anche quest’anno il Bacchiglione Beat, arrivato ormai alla 21a edizione: una maggiore età di tutto rispetto nel panorama italiano.
Il ritorno alla Porta Portello direttamente sul navigabile del fiume Bacchiglione (il Piovego) è di dovere.
Tutto sotto la regia del cerimoniere Franco Maria Serena, la caparbia sua volontà di tramandare ai posteri il Beat e non solo come fenomeno musicale.
La prima serata si apre quasi in sordina con un unplagged che è la colonna sonora di quasi tutta la programmazione: i Route 66 con Gino Pirazzo e Toni Bertamini con inesplorate atmosfere west coast, il “grande vecchio” Enzo Scibetta, gli ottimi Acoustic Mood di Massimo Favaretti hanno un lampo hard con l’inaspettata cover di “Nothing Else Matters” dei Metallica. Nick Cars e i Bart’s Group hanno il compito di riportare l’elettricità nella serata mentre i battelli passano sul fiume con i passeggeri che salutano ammirati la performance.
La seconda serata è degna erede della prima: il revival è senz’altro il filo conduttore. Mauro Blues, dove per “blues” si intente anche le origini del rock, e dove Elvis e Chuck Berry sono i padri fondatori o senz’altro i traghettatori tra i due stili. Arrivano poi i Positiva, già superbi musicisti ma con l’aggiunta di Carlo De Bei, la ciliegina sulla torta.
Ma senza il beat italiano non si fa festa e allora ci pensa Gigi Barichello con la sua Pensione Beat: lui è l’Uomo Qualunque, uno di noi che fin da giovane ha sognato di diventare cantante e di interpretare le canzoni che ha sempre sentito. E il sogno si avvera alla vigilia della pensione….e allora Pensione Beat!
Tutto il foltissimo pubblico assiepato sulle scalinate e sugli spalti non riesce a trattenere l’entusiasmo. La serata è già bollente quando arrivano gli HeartBeat di Joe Varano per un sanguigno rock revival. Ma per la gioia dei fans non poteva mancare Maurizio Boldrin con i suoi Dottor Jeckill & Mr Hyde a terminare una serata che ha lasciato tutti senza voce per i cori da stadio che si sono prolungati fino a notte fonda.
Ad accompagnare la presentazione di ogni gruppo un frizzante Enrico Daniele con le sue spiritose “boutades” ma anche con preziose note storiche riuscendo a dare alle serate anche una piacevole ed istruttiva nota culturale.
Avanti così!
Mario Benincà – BeatGenerator