Vento di passione: Pino Daniele e Giorgia interpretati da Rita Muro.
Seconda entusiasmante serata al Rex per la rassegna “E qualcosa rimane” ed. 2025.

di Enrico Daniele
Al direttore artistico Charlie Agostini piace vincere facile.
E non poteva essere certo diversamente sabato 8 febbraio nella seconda, meravigliosa, serata della rassegna “E qualcosa rimane” edizione 2025, la decima, quando sul palco del mitico cinema Rex è andato in scena lo spettacolo “Vento di passione” con protagonista assoluta la splendida voce di Rita Muro.
Per la seconda volta al Rex, l’interprete napoletana ma padovana di adozione, ha presentato un repertorio tagliato su misura per lei, come gli abiti indossati durante le due ore sul palco, regalando al pubblico (ndr. sold out anche sabato) un crescendo musicale che ha percorso il periodo dal primo Pino Daniele sino alla collaborazione con Giorgia, partendo però dal brano pubblicato postumo, a dieci anni dalla scomparsa del cantautore blues man napoletano, “Again” con la proiezione del video nel quale Daniele suona in casa di un altro napoletano doc, l’indimenticato Massimo Troisi.
“Napul’è” del 1977, “Je so pazz” del 1979, “A me me piace o’blues” del 1980 e “Yes i Know my way” del 1981 le principali cifre stilistiche che hanno fatto conoscere Pino Daniele al grande pubblico, ed interpretate magistralmente dalla Muro, accompagnata nella sua performance da quattro talenti: Andrea Badan alle tastiere e pianoforte, curatore degli arrangiamenti e “braccio destro” di Rita; la splendida chitarra di Rudy Michelutti espressa in maniera impeccabile nelle sue forme, acustica ed elettrica, così come il tempo scandito con competenza dalla batteria di Marco Campigotto e dalla ritmica del basso di Max Braga.
Intensa e romantica la parte centrale del concerto, con il brano “Quando” (1991), colonna sonora del film di Troisi “Pensavo fosse amore e invece era un calesse” che ci ha portato alla chiave di volta dello spettacolo con “Vento di passione” – singolo scritto e cantato da Pino Daniele e Giorgia nel 2007.
Da Pino a Giorgia il passo è breve e quasi non si sente, perché è ben nota la collaborazione della singer romana che si è affidata alla produzione del cantautore napoletano per numerosi successi.
Rita Muro si dichiara ispirata da Giorgia, una “maestra” la definisce, e fa suo il vigore interpretativo, cantando con grande “naturalezza” brani dalle estensioni incredibili per noi comuni mortali, marchio di fabbrica di Giorgia.
La gradevolissima sorpresa, tenuta nascosta ai più, l’invito a salire sul palco a due grandi amici di Rita: Marco Mengato e Laura Pirri che con lei hanno un sodalizio artistico “vecchio” ormai di vent’anni, i “Whitevoices”, apprezzatissimo vocal trio soul-gospel-funky, con il quale infiamma il pubblico sulle note di “Di sole e d’azzurro”, brano del 2001.
Un finale di concerto in crescendo con “Il mio giorno migliore”, “C’è da fare”, un “Nessun dolore” di battistiana memoria e “Spirito libero” che anticipa il bis finale con “Vivi davvero” che chiude un concerto ben fatto, curato nei dettagli dalla regia di Alice Bortoletto.
Prossimo appuntamento della rassegna il 22 febbraio con il trio acustico LDL, con protagonista femminile Laura Tiberi.