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LDL al Rex: un bel viaggio

Città, viaggio e natura, il percorso musicale dello spettacolo.

di Enrico Daniele.

Foto di Paolo Tiberi.

Non delude il pubblico del Rex la “sorpresa” LDL, il trio acustico con Laura Tiberi alla voce e chitarra, con Davide Zanella al basso (e voce) e Luca Palmarin alle percussioni, ieri sera accompagnati dal sax di Jack Barbierato, che ha presentato lo spettacolo “Dentro la valigia– in viaggio verso me.

Un plauso quindi al direttore artistico Charlie Agostini che, anche nelle novità per il pubblico del Rex, riesce a cogliere i giusti consensi.

Il viaggio proposto da LDL parte dalla città, vissuta con le parole e la musica di “Piazza Grande” di Dalla, arrangiata con ritmi vicini ai lusitani, per poi saltare oltre oceano nella New York cantata dall’ “Englishman” Sting, interpretato dalla voce di Davide Zanella. Si resta a “New York state of mind”, stavolta con Billie Joel cui segue un’inedita versione di “Stayin alive”, mai sentita in arrangiamento acustico, tuttavia molto interessante ed apprezzabile. In città il viaggio finisce con la “Napule è”, omaggio a Pino Daniele.

Ma dalla città si fugge in un viaggio che, con il “Sì viaggiare” di Battisti, il “Giudo piano” di Concato, ci inoltra in ideale percorso lontano dal trambusto cittadino per portarci alle origini, nella natura, senza tuttavia dimenticare le “Strade” dei Subsonica, con le armonie impreziosite dal sax di Barbierato, attraversando la bellissima “Ah che sarà” che la Mannoia ha duettato sia con Pino Daniele che con Ivano Fossati (quest’ultimo autore del brano assieme a Chico Buarque de Hollanda). E in natura bisogna restare senza mezzi per potersela godere, quindi ci si arriva col “Big yellow taxi” dei Counting Crows.

È ancora Sting che ci introduce nella parte conclusiva del viaggio nei campi dorati di “Fieldes of gold”, battuti dal “Hard sun” di Eddy Wedder, seguito dal malinconico realismo di Fabi nel brano “Ha perso la città”, salvo poi inebriarsi con “L’ombelico del mondo” di Jovanotti, ritmato anche dal pubblico, che ci porta infine nella dolce “La vita è bella” (Beautiful that was), indimenticabile colonna sonora dell’omonimo film di Benigni,  portata al successo dall’israeliana Noa.

L’atto finale è lasciato ad un grande del pop, Michael Jackson e la sua “Man in the mirror”, uno specchio dove tutti ci dobbiamo guardare e chiedere se il nostro sia un viaggio che vale la pena di percorrere o se sia necessario cambiare rotta.

Finisce con gli applausi del pubblico una terza serata di valore per gli arrangiamenti acustici dei brani proposti, dove sicuramente il sax di Barbierato ha dato una significativa impronta, senza togliere nulla ai ritmi dettati dalle percussioni di Palmarin. Bella e particolare la voce di Laura Tiberi, che merita senz’altro di essere riascoltata.

L’appuntamento, l’ultimo per la rassegna, è rimandato all’ 8 marzo prossimo, Festa della donna, cui la rassegna è dedicata, con le “Dieci voci”, navigando, di Martina Micaglio che darà voce a dieci donne cantanti tra il 1960 e il 1990.

Come sempre, le prevendite al Rex negli orari di apertura, o su internet accedendo al sito del cinema.